Il novembre - 11 - 2010
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Semper eadem (è sempre lo stesso).
Elisabetta I
Ti farò più basso di una testa.
Elisabetta I
So di avere il corpo di una debole e fragile donna, ma ho il cuore e il fegato di un re, e per giunta di un re d’Inghilterra.
Elisabetta I
Dio vi perdoni, ma io non potrò mai.
Elisabetta I
“Mia signora, io non posso chiamarvi “comare”, me ne vergognerei; ma ad ogni modo vi ringrazio.”
Elisabetta I