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Frasi Belle

Frasi Belle

Frasi Belle Dalai Lama

Scritto da admin Il settembre - 11 - 2009 questa pagina è stata letta 23.653 volte

Titolo originale: “The universe in a single atom”
N.B.: sul rapporto tra razionalità scientifica e filosofia buddhista è di grande interesse
anche il libro del Dalai Lama “Nuove immagini dell’universo”

“La mia fiducia nella Scienza poggia sulla convinzione che sia il Buddhismo sia il pensiero scientifico
tentino di comprendere la realtà attraverso un’analisi critica: se la ricerca scientifica dovesse dimostrare
senza ombra di dubbio che alcune affermazioni del Buddhismo sono errate,
dovremmo accettare questo fatto e abbandonarle.”

“La spiritualità deve essere arricchita dalla consapevolezza delle scoperte scientifiche.
Se ignorassimo i progressi della Scienza, la nostra pratica spirituale ne soffrirebbe notevolmente
e potremmo perfino diventare preda del fondamentalismo. Ecco una delle ragioni per cui incoraggio
i miei fratelli buddhisti a studiare la Scienza, in modo da poter integrare le sue scoperte
all’interno della visione buddhista del mondo.”

“Sia il Buddhismo sia la Scienza condividono la fondamentale attitudine a portare avanti una ricerca volta
ad appurare la verità attraverso mezzi empirici e ad abbandonare antiche convinzioni e certezze.”

“C’è un detto, nella filosofia buddhista, secondo il quale sostenere un punto di vista che contraddice
la realtà scredita chi lo porta avanti. Contraddire l’evidenza empirica è una colpa ancora più grave.”

“Asanga (grande filosofo buddhista) nel IV° secolo e.v., parlava dell’origine dell’universo nei termini
dell’origine interdipendente. Questa teoria afferma che tutte le cose nascono e finiscono in relazione
a cause e condizioni. Asanga identifica tre condizioni base che governano l’origine interdipendente.
La prima è la condizione della mancanza di un’intelligenza primigenia.
Asanga confuta la possibilità che l’universo sia stato creato da un’intelligenza primigenia, deducendo che
se postuliamo una tale intelligenza questa dovrebbe trascendere completamente sia la causa sia l’effetto.
Un essere assoluto, eterno, trascendente e non toccato dalla legge di causalità, non potrebbe quindi
interagire con la causa e l’effetto. Dunque non sarebbe in grado nè di iniziare qualcosa nè di terminarlo.
La seconda è la condizione dell’impermanenza, la quale stabilisce che le cause e le condizioni che fanno
nascere il mondo dell’origine interdipendente sono esse stesse impermanenti e soggette al cambiamento.
La terza è la condizione della potenzialità. Questo principio si riferisce al fatto che qualcosa non può
essere prodotto dal nulla. Piuttosto, affinchè un particolare gruppo di cause e condizioni possa dar vita
a un particolare gruppo di effetti e conseguenze, ci deve essere un qualche tipo di relazione naturale tra di essi.
Asanga sostiene che l’origine dell’universo debba essere compresa in termini del principio di una catena
di cause che non necessita affatto di un’intelligenza superiore e primigenia. Quindi Buddhismo e Scienza
condividono una forte riluttanza a postulare un essere trascendente origine di tutte le cose.
E questo fatto non deve sorprendere, dal momento che entrambe le tradizioni sono essenzialmente
non teistiche nei loro orientamenti filosofici.”

“Nel Buddhismo non si postula nulla di simile a un’anima peculiare agli esseri umani. Dalla prospettiva
della coscienza, la differenza tra umani e animali è solo questione di differenti livelli.”

“Ritengo che la teoria darwiniana dell’evoluzione, arricchita dai contributi della moderna genetica,
ci fornisca una coerente spiegazione dell’evolversi della vita umana sulla Terra.”

“Una delle emozioni più forti che abbia mai sperimentato fu destata da una fotografia della Terra ripresa
dallo spazio. L’immagine di un pianeta blu fluttuante nel cosmo mi convinse ancor più che siamo tutti parte
della medesima famiglia che divide la stessa piccola casa. Compresi quanto futili fossero gli attaccamenti
alle differenze che ci dividono. Da questa prospettiva si può sentire la fragilità, la vulnerabilità
del nostro pianeta e anche quanto piccola sia la sua orbita schiacciata tra Venere e Marte nell’immensità
dello spazio infinito

Tags: Dalai Lama

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